Ti vedo camminare sul filo
Ho passato un periodo della mia vita guardandomi intorno, immobile, senza agire, come un funambolo a metà impresa.
Mi stavo annientando in un nucleo che non riconoscevo.
Poi ho rivolto lo sguardo verso di me, ho riscoperto il mio orizzonte e la possibilità di scegliere il meglio, di essere il meglio.
Perché al di là di tutto c’è una vita meravigliosa.
Ti vedo camminare sul filo
a centomila passi da qui
equilibrista di una vita che non sai più se t'appartiene
guardi giù
a ricordarti che sei senza rete
a ricordarti che sei senza rete
guardi avanti
un filo che appare senza fine ti aspetta
un filo che appare senza fine ti aspetta
poi guardi su
al bianco al giallo all'azzurro
al bianco al giallo all'azzurro
a ricordarti chi sei perché sei sospeso lassù
allora allarghi le braccia
fissi gli occhi all'orizzonte
è la tua vita quella sospesa sul filo
a centomila passi da qui
è la tua vita
e tu vai.
La Poesia
La poesia fa parte della raccolta “Ai fili invisibili” di Patrizia Fortunati
Il lavoro fotografico è stato trasformato in audiovisivo.